Riassunto di mezz’agosto

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La mia estate musicale è praticamente finita . Posso tentare un bilancio delle cose viste e sentite e trarne anche alcune considerazioni .

Ho cominciato molto bene con un bellissimo concerto a Parigi Das Lied von der Erde che mi ha rinnovato il duplice entusiasmo sia per Mahler che per il grande tenore che amo soprattutto in questo repertorio.

La seconda tappa estiva una bellissima Walküre a Baden Baden , che anche se orbata del prezioso Sigmund che speravo di sentire , si è rivelata una bellissima trasferta , soprattutto grazie alla meravigliosa direzione di Valery Giergiev che non mi ha fatto molto rimpiangere la defezione del caro ragazzo , il quale persosi a Torino in una giornata caldissima a registrare un programma per la Tv tedesca ZDF , quando è arrivato a Baden Baden probabilmente ha avuto un calo di forma che lo ha consigliato di disdire l’impegno .

Fortunatamente l’occasione mi ha fatto conoscere un ottimo tenore australiano :Stuart Skelton in quei giorni altrimenti impegnato in un Tristano a Londra , un’ottima scoperta.IMG_0838

Poi la grande abbuffata a Monaco :undici giorni di opere , ne ho ampliamente parlato sul blog .

Ripensando in prospettiva di sicuro il ricordo più vivo resta lo spettacolo al Printzregenteather : Les Indes galantes di Rameau, senza dubbio una sorpresa per uno spettacolo intelligente e raffinato.

Poi ovviamente valgono tutte le considerazioni già fatte e che mi confermano la troppo abusata tendenza alle intzenierungregie che ormai non scandalizzano più , semmai rischiano di annoiare perché di provocazione in provocazione , di rivisitazione in rivisitazione si finisce per perdere spesso anche il senso vero della natura stessa dell’opera.

Comunque un cartellone come quello di Monaco è prezioso per la grande abbondanza di splendide voci , sicuramente si sentono qui tutti insieme i più grandi cantanti oggi in giro in tutto il mondo.

Una lode particolare al direttore artistico Kiril Petrenko , che oltre ad averci regalato una lettura incomparabile dei Maistersinger , attraverso una intelligente programmazione anche cameristica mi ha regalato l’occasione di sentire un bellissimo concerto al Couvilliertheater in cui ho scoperto delle sconosciute Folksong di Luciano Berio che chissà quando mai avrei potuto sentire in Italia.

Poi sono tornata a casa . Due grandi Festival nella mia regione :le Marche. Differenti per vocazione e target sono stati ambedue una bella conferma che in Italia si fa ancora del gran teatro lirico , tutto sommato con quel tanto di novità necessario , ma al contempo senza l’appesantimento teutonico che fa giustamente arricciare il naso ai tradizionalisti.

Ne ho parlato già ampliamente su queste mie paginette , mi soffermo solo sulla differenza di fondo dei due appuntamenti ambedue interessanti per chi voglia venire in una regione tra le meno note d’Italia che nasconde in realtà tesori d’arte e cultura da tenere bene il confronto con la vicina e più paludata Toscana.

IL Macerata Opera Festival nacque con alterne vicende nel 1921 e si svolge principalmente in un luogo all’aperto fra i più suggestivi d’Italia :
Lo Sferisterio ,spazio straordinario costruito “ da cento consorti” per il gioco della pallacorda all’inizio dell’Ottocento , con il suo grande muro da un lato e i palchetti sul fondo è un vero teatro dalla stupenda acustica .

In questo periodo si avvale della direzione artistica di un autentico vulcano che si chiama Francesco Micheli e ha un giovane sovrintendente Luciano Messi , praticamente nato in casa ed insieme formano un team prezioso.

La stagione ha un carattere popolare nei titoli di cartellone uniti ogni anno da un filo conduttore , l’arena è molto grande con i suoi 2800 posti e alla fine lo stesso Direttore artistico ha ringraziato pubblicamente i circa 38000 spettatori di questa edizione.

Molto diversa la storia del Rossini Opera Festival , detto affettuosamente ROF che naque a Pesaro nel 1980 ,perché  Pesaro aveva dato i natali a Gioacchino Rossini , con l’intento di rappresentare e recuperare tutta la grandissima produzione rossiniana: festival colto che nacque grazie alla tenacia di un amministatore melomane : Gianfranco Mariotti che è tuttora il demiurgo del festival , accanto a lui studiosi , mecenati , tutti hanno contribuito a rendere questo appuntamento d’estate uno dei più preziosi e interessanti appuntamenti d’Europa le cui messe in scena sono sempre ad altissimo livello , sia per i cantanti che per gli allestimenti .

Oggi il figlio di quel visionario fondatore è il giovane e importante direttore d’orchestra Michele Mariotti e qui ha debuttato giovanissimo la grande voce di Juan Diego Florez.

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Fin qui la mia estate musicale . Il prossimo pezzo lo dedicherò , con sottofondo di marcia trionfale dell’Aida ,alla trasferta di Jonas Kaufmann in Sudamerica.