Lettera a Francesco Micheli

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Parlare di Francesco Micheli significa parlare della speranza per la lirica in Italia. Questo giovane lombardo , formato alla prestigiosa scuola Paolo Grassi è un vulcano di idee, di attività. Leggere il suo curriculum è divertente : ha fatto e fa di tutto . Regie , programmazione di spettacoli , invenzioni varie e soprattutto tanta creatività finalizzata a recuperare il pubblico giovanile . Ho davanti a me il di per sé arido comunicato stampa della conferenza finale del Macerata Opera Festival 2015 .  Non è solo una questione di cifre che comunque parlano chiaro ,  cifre di per sé  tutte molto positive , numero di spettatori per replica altissimo : incasso complessivo  oltre un milione e centomila euro che oltretutto corrispondono a quanto previsto in bilancio  ma quello che per me più conta è che questo fantastico direttore artistico con le sue mille idee , le sue tante iniziative ha cambiato il volto della città che ora respira con il suo Festival .

Non solo con le opere in cartellone , ma con tutta una serie di eventi collegati tra loro da un filo conduttore : Nutrire l’anima , uno strano e suggestivo  slogan che  è  qualcosa di più  di  un programma . Ha portato Vito Mancuso a parlare in un affollatissimo Lauro Rossi (il teatro del Bibiena che è una delle meraviglie delle Marche ) , ha portato Ludovico Einaudi , ha creato una serata evento per rendere omaggio a Sesto Bruscantini  , ha sensibilizzato gli spettatori con una serata a favore della Lega del filo d’oro. Garbato e attento , è una di quelle rare persone che ti danno la sensazione di stare parlando  veramente con te  ed è uno che ascolta. Oggi bene preziosissimo. L’ho già scritto dopo la serata di chiusura del Festival , ma mi piace ripeterlo . le oltre cinquecento persone che lavorano per la realizzazione della manifestazione  danno la sensazione che stiano lavorando in armonia e questo si ripercuote piacevolmente sulla riuscita di ogni evento.

Una grande fortuna per le Marche avere adesso questo ragazzo che oltre a tutto è anche molto bravo nella disperata ricerca dei fondi , sempre insufficienti per la realizzazione di eventi che comunque sono sempre molto costosi. Intorno ad uno spettacolo di lirica si muovono un numero di persone notevole , non si può risparmiare su orchestra , coro , tecnici di scena , sartoria eccetera eccetera… Ma i risparmi Francesco li fa davvero : scommette sui giovani  registi , direttori , cantanti. Lo fa perché conosce da dentro i meccanismi che muovono il teatro lirico e questo , fra tanti pregi è un bene prezioso che lo fa a mio avviso quella speranza per la lirica italiana di cui il nostro  culturalmente disastrato paese  ha veramente tanto bisogno. Ho passato quasi un mese in giro per prestigiosi festival d’Oltralpe  e sono felice di essere tornata in tempo per godere la coda finale di questo straordinario successo locale.

Grazie Francesco , spero che tu resti con noi ancora a lungo . Tra i tuoi mille progetti mantieni questo prezioso contributo alle Marche .E senza fare torto ai tanti tuoi collaboratori preziosi un mio personale attestato d’affetto per Luciano e Franziska , amici da tanto tempo. Ho visto il titolo del progetto dell’anno prossimo e due titoli delle future opere in cartellone  ed è   probabile che vada un po’ meno in giro la prossima estate . Per questo e non solo per questo (lo sai che io coltivo anche un sogno)  la melomane incallita ringrazia.