Variazioni berlinesi

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Secondo giorno a Berlino. Mi ha raggiunto un’amica per il concerto di stasera. Lei ha molte idee carine di musei , ma oggi è lunedi e…anche nella splendida Berlino i musei di lunedì sono chiusi. Le propongo una passeggiatona : dall’albergo , ex Berlino est dalle parti di Potsdamer Platz , fino alla porta di Brandeburgo e poi…utto l’ Unter den Linden praticamente oltre la Sprea e ritorno . Roba da maratoneti. Fortuna che il tempo romanticamente capriccioso ci ha trattato bene e poi la mia amica camminava con i bastoni da montagna tipo traversata della Mer des glaces e mi ha fatto sembrare il tutto una cosa quasi sportiva. Lei sostiene che camminando con i bastoni non ha più il mal di schiena però alla fine ha ammesso che in compenso le facevano un po’ male le braccia! Sosta tecnica con un comodo brunch al bar dell’albergo sotto l’occhio attento di una testa d’alce ( di alci è pieno l’albergo , ne ho anche un faccione dipinto in fondo al corridoio di camera) e poi riposo in attesa del concerto alla Philarmonia. Buffo questo albergo molto ecologico , nei corridoi si avverte un discreto cinguettio di uccellini , idem negli ascensori , sui muri si arrampicano pareti di bosco e in camera c’è scritto che se piove o tira vento a noi va bene , perché siamo alimentati con le energie naturali…Molto scandinavo.In camera invece di riposarmi vado sul terrazzo e giro il sequel di Wim Wenders, ho anch’io il mio cielo sopra Berlino.

https://youtu.be/I8loWjKNqeQ

 

Del concerto che dire: che Jonas si è cambiato due cravatte , tipo primadonna che si cambia il vestito tra la prima e la seconda parte, che l’ultimo bis lo ha fatto addirittura senza cravatta , che secondo Rieder ha realizzato il suo sogno di ragazzo che sarebbe stato quello di dirigere l’orchestra alla Philarmonia di Berlino ( e infatti lo ha fatto con grande soddisfazione e grande divertimento del pubblico quando il direttore gli ha generosamente ceduto il podio per un pezzo musicale), che è stato rumorosamente contestato da un signore seduto molto in alto che pare non sentisse bene per in difetto di altoparlanti. Gli altoparlanti, in effetti, sono diventati sei anche se spiritosamente Jonas ha risposto che sarebbe stato peggio se fosse stata la sua voce a non funzionare. Che dire di più? Mancano ancora due tappe della tournée tanto sponsorizzata, personalmente penso meno due e credo che lo pensi anche lui che forse quando ha cominciato pensava con più allegria a questa Kermesse. Obbiettivamente però devo dire rivedendolo che ha acquistato una maniera un po’ più disinvolta di porgere , diciamo più recitata e accattivante rispetto ai primi concerti .

Il pubblico di Berlino era in gran parte formato da coppie di anziani che amano le musiche di quel periodo al quale per la cronaca devo aggiungere le kaufmanniane itineranti , anche qui ben rappresentate , ormai ci conosciamo tutte e ci salutiamo con l’augurio di rivederci ai prossimi appuntamenti : la domanda di rito e’ quella che concerne il luogo d’incontro della prossima tappa del calendario del Nostro . Ho rivisto per un attimo le newyorchesi e ho incontrato una new entry australiana. Per il resto , oltre ovviamente alle berlinesi tra cui primeggiava la biografa ufficiale in lungo fiorito, il solito mix di Europa dell’Est ,fedelissime di tutta la Germania , un po’ d’Italia. Mancavano chiaramente le francesi che lo aspetteranno in massa a Parigi. Poi lo aspetta la tournée in Estremo Oriente. Che dire ? non mi pare una gran bella vita quella del tenore di successo e mi pare di aver colto questo pensiero anche nei suoi occhi stanchi nei pochi momenti di incontro ravvicinato del terzo tipo che ho avuto con lui nel backstage.

Tornando verso l’albergo l’aria berlinese nella notte era ancora più piacevole , i palazzi modernissimi splendevano di luci , ma certo Kaufmann non se le stava godendo incastrato nella solita cena di sponsor del dopo concerto.